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Raccontare... Raccontarsi... Farsi raccontare...

Dedico questo spazio a coloro che abbandonandosi sui cuscini del mio divano, si sono raccontati.

Li ringrazio per avermi concesso di raccontare le loro emozioni in questo blog.

Le loro esperienze di vita mi hanno resa più ricca, quel genere di ricchezza che è bello condividere.




E’ arrivato subito dopo cena, il tono era così silenziosamente disperato quando mi aveva chiamata un’ora prima, che non ho potuto dirgli di no. Camminava a testa bassa, le spalle sotto il peso dei suoi pensieri. Non ha alzato gli occhi per salutarmi, né quando si è seduto, continuava a fissarsi le punte delle scarpette come se potessero dare risposta ai suoi perché.

Ho iniziato una conversazione leggera che lo mettesse a suo agio, quando, all'improvviso, sono stata interrotta da un fiume in piena.


“Io l’ho amata, sai, e ci ho fatto pure una figlia che amo anche più di quanto abbia amato lei, è che adesso quell'amore non so dov'è andato a finire.

Io provo a cercarlo, ma quello che trovo è solo...silenzio.

Non parliamo e se parliamo non ci comprendiamo: due radio su frequenze diverse.

- Hai preso il pane?

- Hai portato fuori il cane?

- E’ pronto, si cena.

E poi il nulla.

Seduti sopra lo stesso divano, distesi dentro lo letto e lontani anni luce.

Ma io una volta l’amavo, io l’ho scelta e prima ancora l’ho voluta e adesso non mi ricordo più perché.

E’ un unico grande vuoto.

E l’ho tradita sai e non mi è nemmeno piaciuto un granché, ma mi è piaciuta l'idea di poterlo fare, essere libero di farlo.

Cielo!

Che sensazione!

Libero dal silenzio, dal vuoto, dalle frasi scontate, dalla spesa, dal cane, dalle notti senza più emozione.

Quello che mi tormenta, quello che non riesco a spiegarmi, è che dopo che me ne sarò andato da qui, io tornerò a casa, dentro un letto di silenzi a condividere una notte di vuoti.

Domani mattina mi alzerò per ricominciare tutto da capo.

Un'altra giornata piena di infelicità.

E non so staccarmi da lei, dalla casa, dalle abitudini, dalla presenza che è una assenza, dai miei pensieri, come se aspettassi che tornasse, che quell’amore tornasse, ma non torna, vero?

Ti prego, raccontami una bugia….”


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