Di che Morte Morire

Chiara, netta, decisa, niente voce tremante... come fare a sapere sempre quello che dire? Esprimere se stessi senza alcun problema? E a chi? Come fidarsi? E se dico qualcosa che non dovrei dire?

Di che morte morire.

Reputazione, dedizione.

Fiducia, affinità.

Stupidità... indole?

Rendersi conto di quello che dicono gli altri, ascoltando profondamente le loro emozioni che ti colpiscono nell'animo.

E di che morte morire?

Vorrei essere ciò che non sono stata, o ciò che non sarò mai: quale specchio usare per guardarmi e dire la verità, ma di me stessa. Schiacciata dal peso della coscienza per non avere rivelato a nessuno realmente chi sono. E se qualcuno lo sa: mi può giudicare, criticare, fare del male deviandomi su un'altra strada e come? Delusioni? Illusioni? Semplicemente la mia realtà è vista come banalità, il mio sfarzo come una falsa identificazione, quindi banalità è anche essere un animale in preda agli istinti, che ti possono anche fare sbagliare.

Di che morte morire?

Se il giudizio è troppo forte a causa di una o più persone che non ti vogliono bene, che ti strumentalizzano e si prendono gioco di te: resti da sola con te stessa nella notte... e di giorno sai realmente cosa vuoi dalla vita? E quello che puoi realizzare sentendo questo peso?

Di che morte morire?

Cosa mi muore dentro ogni notte?!

Forse quell'istinto che mi tiene sveglia la notte è lo stesso che mi fa sopravvivere ogni giorno di fronte a me stessa e ai miei problemi.

Quindi ognuno di noi sa di che morte morire, ma io voglio vivere ancora una volta, forse anche di più.